Nel mio post Attenzione agli errori contro il mal di testa! ho scritto cosa evitare quando si soffre di mal di testa (soprattutto emicrania e cefalea tensiva), mentre ora voglio portare l’attenzione verso un altro errore molto diffuso: sottovalutare la crisi di cefalea. Purtroppo molto spesso la si equipara a un mal di testa occasionale, che si può presentare in maniera sporadica, e che va via con un preparato qualsiasi a basso dosaggio o con blandi rimedi casalinghi. Niente di più sbagliato!
Come sono solito dire ai miei pazienti, il grande errore quando si soffre di cefalea è il voler “attraversare la crisi”, continuare cioè le consuete attività quotidiane, gli impegni, anche serrati, gli spostamenti in auto o con i mezzi pubblici, senza darsi tregua! Magari ritardando anche l’indispensabile e tempestiva assunzione del farmaco per il mal di testa! Con quale risultato? Con l’inevitabile peggioramento della cefalea, che porta l’aumento del dolore in modalità esponenziale (addirittura esplosiva) e dei sintomi associati, che poi non rispondono alle terapie per via orale (pur avendo una prescrizione appropriata!) tanto da costringere alcune persone alle cure del Pronto Soccorso!
Non dimenticare che il mal di testa può essere recidivo.
È utile ricordare che il cattivo controllo della crisi di una cefalea espone alla possibilità di avere facilmente una recidiva nelle 24-48 ore successive. Inoltre, consideriamo sempre che l’emicrania non è rappresentata solo dal mal di testa, per quanto intenso, ma da una complessa sindrome (associazione di sintomi e segni) caratterizzata, in varia misura, da:
- brividi
- astenia (fiacchezza)
- diffuso malessere indefinito
- nausea, vomito
- intolleranza a stimoli luminosi, rumori, odori,
il tutto con una durata di diverse ore!
Chi soffre di cefalea tensiva severa poi, non riesce a trovare una posizione che allevi il dolore, che dal collo inizia ad estendersi verso gli occhi e verso il dorso, associato a malessere generale. Infatti spesso, per farmi comprendere più facilmente, dico: “La crisi di cefalea non è solo il dolore: se ti sei infortunato a un piede e hai dolore e mantieni l’arto fermo, puoi continuare a lavorare, leggere, scrivere, vedere la TV, mangiare. Diverso è vivere il marasma che caratterizza la crisi di cefalea!”
In sintesi, non dimenticare che una crisi di cefalea va affrontata con risolutezza e tempestività, che bisogna cancellare quella giornata che non sarebbe comunque fruttuosa e mettersi a letto, assumere le corrette terapie, e aspettare in modalità protetta che passi la tempesta!
Vuoi approfondire altri aspetti legati alle cefalee? Nel mio blog trovi articoli dedicati anche a questo tema. E se intanto hai bisogno di me, contattami. Sarò lieto di esserti utile.
Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia
Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.