Tutti noi abbiamo vissuto l’insonnia, in maniera sporadica o per qualche notte. In questi casi può essere definita insonnia “occasionale”, “situazionale”, “reattiva”, legata generalmente a transitori problemi personali, ambientali oppure al Jet lag. L’insonnia di questo tipo solitamente recede con la risoluzione delle problematiche che la generano. Ben altro è l’insonnia cronica, quella che dura da più di un mese.
In ogni caso, l’insonnia rappresenta generalmente un sintomo di altre svariate patologie, escludendo (laddove costituisce essa stessa la malattia) una rarissima patologia genetica neurologica causata da un prione, l’insonnia familiare fatale, appartenente al gruppo della malattia di Creutzfeldt-Jakob e a quella della mucca pazza, .
Le molteplici cause dell’insonnia
Sono il dolore cronico (è più intenso di notte), la fibromialgia (leggi Dottore, ho la fibromialgia… ma mi dicono che non esiste ) nonché le patologie articolari (la postura a letto aumenta il dolore), respiratorie (asma, apnee, tosse, sono più frequenti di notte), gastrointestinali (come reflusso gastro-esofageo, coliti, che presentano tipicamente esacerbazioni notturne), il diabete (per via della poliùria, cioè l’aumento della quantità di urina e/o per la diarrea notturna), l’ipertiroidismo (l’aumentata attività della tiroide provoca palpitazioni, sudorazione, agitazione notturne), le patologie urologiche, dalle infiammazioni (cistiti) alla ipertrofia (ingrossamento) della prostata nell’uomo, all’abbassamento della vescica nella donna (in età matura e che ha avuto più gravidanze), con necessità di andare a urinare frequentemente nel corso della notte.
Alcuni farmaci ad azione diuretica o lassativa possono costringere la persona ad alzarsi spesso. Cortisonici, aminofillinici (per migliorare la respirazione), alcol, caffè, tè, cioccolato (che possono dare tutti, in aggiunta, anche reflusso gastro-esofageo!) e bevande energizzanti possono causare agitazione, soprattutto in persone già abitualmente ansiose e/o insonni.
Ansia e insonnia
Nella maggior parte dei casi l’insonnia è legata a disturbi psicopatologici: l’ansia ne è la causa più comune (spesso dico ai miei pazienti che l’insonnia è l’ansia portata nella notte!). Altre cause sono rappresentate da importanti malattie psichiche, come la depressione e la mania (che possono ricorrere alternandosi nel disturbo bipolare), la schizofrenia.
In alcuni lavoratori turnisti, cioè che alternano nella settimana turni lavorativi diurni a notturni, si può manifestare, nel tempo, una disregolazione persistente del ritmo sonno-veglia. Non dimentichiamo, inoltre, che la quota di ore di sonno diminuisce progressivamente con l’età: la maggior parte degli ultra-ottantenni non va oltre le 5, massimo 6 ore di sonno al giorno e una o due ore di sonno fatte nel pomeriggio vanno sottratte al computo totale.
I familiari dell’anziano e i caregiver, spesso chiedono al neurologo o al geriatra un farmaco che “faccia dormire un numero di ore sufficiente” cercando, spesso illusoriamente, di allineare il sonno dell’anziano, magari ammalato e che già trascorre tutto il giorno a letto, con quello dell’adulto che generalmente è distribuito nella fascia oraria 23-7!
Molti anziani, soprattutto quelli che vengono da un contesto rurale, vanno a letto presto, intorno alle ore 20-21 e, avendo a disposizione fisiologicamente in media 5 ore di sonno, tra l’una e le due di notte già sono svegli, vanno in giro per casa, talora sfaccendano (o, peggio, cercano di uscire!), in contrasto con i ritmi dei caregiver.
Cattive abitudini che favoriscono l’insonnia
Altre cause da non sottovalutare sono: la cattiva igiene del sonno, ovvero l’utilizzo intenso, serale e notturno, di dispositivi elettronici come computer, smartphone e tablet, la esposizione a spettacoli in TV ad elevato indice di stress, peggio ancora addormentarsi “bombardati” dagli stimoli luminosi e acustici della TV, la presenza di rumori notturni.
All’igiene del sonno ho dedicato l’articolo Dottore, è vero che esiste un’igiene del sonno? che puoi leggere nel mio blog, insieme ad altri articoli sull’insonnia. Se intanto hai dubbi o hai bisogno di me, contattami.
Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia
Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.