I pazienti che arrivano al mio studio, sfiancati da mal di testa e notti insonni, sono in aumento. “Dottore, ormai il mal di testa la notte mi toglie il sonno e di giorno non mi fa ragionare. Che devo fare?” Comprendo la disperazione e mi accorgo che a volte, spiegare in modo semplice cosa sta accadendo, aiuta i miei pazienti ad affrontare la situazione.
Andiamo per ordine: un mal di testa che insorge di notte o al risveglio può avere diversi motivi e può essere causa della fatigue e della sonnolenza, che di giorno può causare rischiosi colpi di sonno, difficoltà a concentrarsi e innescare un circolo vizioso che porta alla cronicizzazione del mal di testa.
Quali sono le condizioni più comuni dei mal di testa che causano l’insonnia?
- Cefalea a grappolo episodica: è caratterizzata da crisi di dolore intenso, strettamente unilaterale, a carico dell’orbita e dell’occhio, di durata variabile da 15 a 180 minuti. Oltre alle crisi diurne plurime, “in grappoli”, alcune si presentano puntualmente di notte durante la fase REM, interrompendo bruscamente il sonno. La loro ricorrenza genera poi ansia anticipatoria che causa l’insonnia, poiché la persona pensa già in anticipo che durante la notte, ad un’ora precisa, sarà colpito dalla crisi.
- Emicrania: si può manifestare nelle prime ore del mattino, accompagnata dalla sensazione di sonno non ristoratore (e anche questa è insonnia!).
- Cefalea ipnica: tipica della persona anziana, ad insorgenza notturna, può perdurare nelle ore del mattino. Può essere la spia di una ipertensione misconosciuta. La causa a volte, in una persona ipertesa, può essere un aumento significativo della pressione sanguigna non ben compensato dalla terapia anti-ipertensiva.
- Sindrome delle apnee in sonno: caratterizzata dalla interruzione della respirazione per alcuni secondi in persone, generalmente obese, che russano. Questo disturbo causa insonnia, cefalea, senso di stanchezza cronica e sonnolenza diurna con pericolosi “colpi di sonno”, calo di concentrazione, attenzione, memoria.
- Bruxismo: (digrignare i denti durante il sonno) può causare o aggravare una cefalea muscolo-tensiva o peggiorare una coesistente disfunzione mandibolare.
- Abitudini errate: a) dormire a pancia sotto (può compromettere una adeguata ossigenazione e provocare una riduzione della qualità del sonno con conseguente cefalea notturna o al risveglio); b) dormire più del solito, come avviene in alcune persone nel weekend o in vacanza; c) cenare tardi, con pasti di lenta digestione (grassi!); d) consumare bevande contenenti caffeina, gasate o alcoliche.
- Alterazioni del ritmo circadiano (sonno-veglia): tra i lavoratori turnisti è frequente riscontrare la cefalea che tende a cronicizzare. Nel jet-lag, invece, la cefalea in genere è circoscritta alle ore necessarie all’adattamento al nuovo fuso orario.
Considerando queste diverse condizioni che causano mal di testa e insonnia, è evidente la fondamentale importanza di una corretta diagnosi, per individuare la cura migliore e assicurare il benessere atteso da ogni persona.
Se hai trovato utile questo articolo e vuoi saperne di più, contattami. Mi farà piacere esserti di aiuto.
Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia
Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.